infiltrazioni articolari con il dr. Vrola
trattamenti
Che cosa sono e a cosa servono le infiltrazioni articolari? Sono dolorose?
Si tratta di iniezioni che vengono eseguite una volta a settimana per 3-5 settimane a seconda delle specifiche esigenze, ed il ciclo si può ripetere una massimo due volte all'anno se necessario. Il farmaco viene iniettato dall’ortopedico all’interno di un’articolazione ed il dolore è paragonabile a quello di una semplice iniezione nel gluteo. In seguito all’iniezione si può tranquillamente camminare e svolgere le normali attività della giornata, anche lavorative.
L'iniezione intrarticolare di farmaci (anestetici locali, corticosteroidi, acido ialuronico o ossigeno-ozono) permettono di ridurre il dolore in molti pazienti in cui la terapia con farmaci e/o la fisioterapia non hanno avuto successo completo. Tutte le articolazioni possono essere trattate con infiltrazioni dalle piccole articolazioni delle dita fino a quelle più grandi come il ginocchio e l'anca.
Un approccio terapeutico estremamente efficace nel trattamento di alcune patologie reumatiche degenerative ed infiammatorie è l’infiltrazione intrarticolare di sostanze terapeutiche. L’infiltrazione articolare permette di rilasciare il principio attivo direttamente nel sito di interesse, che di volta in volta può essere la cavità articolare, una borsa o la guaina tendinea.
I farmaci più utilizzati per le infiltrazioni intrarticolari sono i corticosteroidi e l’acido ialuronico.
I corticosterodi permettono di ottenere un’efficacia antinfiammatoria locale minimizzando gli effetti avversi dell’uso sistemico.
I farmaci più utilizzati per le infiltrazioni intrarticolari sono i corticosteroidi e l’acido ialuronico.
I corticosterodi permettono di ottenere un’efficacia antinfiammatoria locale minimizzando gli effetti avversi dell’uso sistemico.

Alcuni di questi (Depo Medrol, Kenacort) permettono un lento rilascio del principio nella sede di infiammazione.
Le patologie che più frequentemente vengono trattate con corticosteroidi per via infiltrativa sono le patologie infiammatorie (artriti o tenosinoviti).
L’infiltrazione di acido jaluronico (viscosupplementazione) agisce secondo meccanismi differente.
In particolar modo l’acido jaluronico agisce da “cuscinetto meccanico” andando a supplementare il liquido sinoviale patologico normalmente presente nell’articolazione.

Oltre ad un effetto puramente meccanico L’acido jaluronico possiede effetti analgesici ed antinfiammatori.
L’infiltrazione articolare deve essere eseguita da mani esperte per evitare di incorrere in seri problemi, soprattutto:
- L’iniezione del farmaco fuori dalla sede desiderata
- Effetti avversi legati ad inadeguate misure di asepsi.
Le domande più comuni:
Perché mi è stata prescritta un'infiltrazione?
L'infiltrazione viene prescritta quando i trattamenti antinfiammatori e analgesici non sono più efficaci per alleviare una crisi dolorosa.
In cosa consiste un'infiltrazione?
L'infiltrazione consiste nell'iniettare un farmaco a base di cortisone direttamente all'interno di un'articolazione dolorante. Il dolore può interessare un'articolazione, un tendine o un nervo. L'infiltrazione è più efficace rispetto alla somministrazione di farmaci per via orale. Agisce sul dolore e sull'infiammazione dell'articolazione nel giro di poche ore e i suoi effetti persistono per diversi mesi.
Sono necessari preparativi particolari prima di sottoporsi a un'infiltrazione?
L'infiltrazione è una prassi estremamente semplice che non richiede alcuna preparazione preliminare. Tuttavia, se siete preoccupati all'idea di sottoporvi a un'infiltrazione, è bene parlarne con il medico. Un trattamento preventivo, il giorno dell'iniezione, può aiutarvi a rilassarvi e favorire l'esecuzione dell'infiltrazione.
Dove e come avviene un'infiltrazione?
In genere, l'infiltrazione viene effettuata presso lo studio del medico, durante la consultazione.
A seconda della zona da infiltrare, il paziente sta seduto (spalla) o sdraiato (ginocchio). Alcune infiltrazioni (anche o vertebre) possono essere effettuate sotto controllo radiologico. Dopo la disinfezione locale, il prodotto viene iniettato all'interno dell'articolazione mediante una siringa. Una volta estratto l'ago, viene appoggiata sulla zona trattata una medicazione che va mantenuta alcune ore.
A seconda della zona da infiltrare, il paziente sta seduto (spalla) o sdraiato (ginocchio). Alcune infiltrazioni (anche o vertebre) possono essere effettuate sotto controllo radiologico. Dopo la disinfezione locale, il prodotto viene iniettato all'interno dell'articolazione mediante una siringa. Una volta estratto l'ago, viene appoggiata sulla zona trattata una medicazione che va mantenuta alcune ore.
Si tratta di una tecnica dolorosa?
L'infiltrazione è una normale prassi medica ed è praticamente indolore. Il dolore o fastidio è analogo a quello di un prelievo di sangue. Il paziente potrebbe sentire dolore dopo l'infiltrazione del prodotto. L'anestesia locale è necessaria solo in rari casi. In caso di malessere o se provate una sensazione sgradevole, informatene immediatamente il medico.
Il foro dell'ago usato per eseguire l'infiltrazione non danneggia la cartilagine dell'articolazione?
No, durante l'infiltrazione la punta dell'ago penetra all'interno della cavità dell'articolazione e non può assolutamente danneggiare una cartilagine o un'altra struttura.
Quali prodotti vengono iniettati?
In generale, vengono iniettati prodotti antinfiammatori a base di cortisone che agiscono contemporaneamente sul dolore e sull'infiammazione.
Questi prodotti, che si presentano sotto forma di piccoli cristalli, hanno il vantaggio di sciogliersi lentamente e procurare un effetto più prolungato.
Nelle ore immediatamente seguenti l'infiltrazione, può verificarsi un'irritazione localizzata, che tuttavia scompare spontaneamente nel giro di qualche ora.
È inoltre possibile infiltrare altri farmaci che permettono di lubrificare l'articolazione.
L'infiltrazione comporta dei rischi?
Gli effetti secondari sono rari e scarsamente importanti. Tuttavia, prima di sottoporvi a un'infiltrazione, informate il medico di tutte le patologie o i sintomi di cui soffrite, in particolare:
Se siete diabetici.
Se state seguendo una terapia per l'ipertensione arteriosa o per una malattia cardiovascolare.
Se state seguendo una terapia con anticoagulanti o antiaggreganti.
Se attualmente avete una malattia infettiva o se avete recentemente avuto episodi di febbre o un'infezione cutanea.
Se siete allergici o soggetti a malesseri.
Se soffrite o avete sofferto di ulcera dello stomaco o duodenale.
Se siete in stato di gravidanza o se state allattando.
Se dovete essere vaccinati.
In queste situazioni il medico potrebbe decidere di rimandare l'infiltrazione o prendere delle precauzioni particolari oppure variare il monitoraggio post-infiltrazione standard.
Dopo l'infiltrazione, potrebbero manifestarsi alcuni effetti indesiderati che comunque scompaiono dopo qualche ora o qualche giorno (dolore nella zona dell'iniezione, arrossamento del viso, sensazione di calore, cefalee).
Se i disturbi o i dolori persistono parecchie ore dopo l'infiltrazione, informate il medico che ha praticato l'infiltrazione.
Dopo un'infiltrazione, quali precauzioni devo prendere per l'articolazione?
L'infiltrazione può far regredire molto rapidamente il dolore a livello di un'articolazione, un tendine o un nervo.
Tuttavia, nelle ventiquattrore seguenti è preferibile tenere a riposo la parte interessata per consentire al farmaco di agire e ottenere quindi un miglioramento duraturo.
Quante infiltrazioni posso fare?
Generalmente, si raccomanda di non superare tre infiltrazioni l'anno e per ogni articolazione.
A ogni infiltrazione, è importante annotare sul libretto di controllo o sul proprio libretto sanitario personale la data, il prodotto infiltrato e l'efficacia dell'infiltrazione.
È inoltre importante portare questo libretto con sé a ogni successiva infiltrazione.